L’altro Caltagirone resiste.
Il secondo anno di pandemia ha segnato i conti di Fonte, holding del costruttore romano Leonardo Caltagirone, fratello minore del più noto Francesco Gaetano. La cassaforte, che raggruppa oltre una trentina di società operanti nella costruzione e vendita di immobili, presenta a fine 2021 una perdita consolidata di circa 2 milioni, ma un attivo di oltre 1,2 miliardi di euro (211 milioni di terreni, fabbricati e lavori in corso per 615 milioni e rimanenze per 193 milioni oltre a 114 milioni di crediti) a fronte di ricavi per 36 milioni, in aumento dai 29,3 milioni dell’esercizio precedente. La solidità del gruppo Fonte, che lo scorso anno ha pagato 5,3 milioni di tasse, è testimoniata dal patrimonio netto di 230,2 milioni. Oltre a 434,7 milioni di debiti verso il socio, la holding di Caltagirone ha un indebitamento verso banche di 381,3 milioni, la stragrande maggioranza del quale è composto da mutui a lungo termine. Fra le più importanti realizzazioni della società di Caltagirone figurano il quartiere Caltacity e le residenze I giardini del Parnaso a Milano Sesto San Giovanni. Ci sono poi il centro commerciale sito nel Parco Leonardo a Roma e la realizzazione di un albergo a Fiumicino oltre alla nuova iniziativa a Ponte Galeria (6 edifici residenziali).