Respitalia cerca di respirare.
Prova di salvataggio per Respitalia, società milanese di servizi attiva nella progettazione, realizzazione e gestione di modelli innovativi e sostenibili di assistenza dedicati alle malattie neurodegenerative e respiratorie, in continuità con la rete del sistema socio-sanitario. Qualche giorno fa, infatti, il giudice delegato del tribunale del capoluogo lombardo Sergio Rossetti ha nominato Andrea Amuleti commissario dell’azienda ammessa al cosiddetto “procedimento unitario” previsto dal recente codice della crisi d’impresa. Respitalia, controllata da Luca Maria Munari che ne è amministratore unico, è rappresentata davanti al tribunale dall’avvocato Marco Scicolone mentre advisor finanziario è Giovanni Falconieri del noto studio Chiaruttini e Associati che assieme a R&S Advisory di Paolo Lisca elaborerà il piano concordatario previsto in continuità aziendale diretta o indiretta.
Nel 2019 la società è diventata benefit e ha avviato per conto terzi l’apertura di 77 posti letto in strutture quali Rsd Romeo, Rsd Villa Pelucca, Rds Casa del Respiro S. Alessandra, Rsa per disabili di Cusighe e Rds Casa Maria Consolatrice di Leggiuno. Respitalia ha poi sviluppato tramite Nurseitalia, di cui era azionista di maggioranza, una piattaforma software per le gestione di servizi ambulatoriali.Ha poi gestito (tramite contratto d’affitto di ramo d’azienda stipulato con Welfare Milano) il poliambulatorio milanese Wis6 e la gestione della citata Rds di Leggiuno.
La crisi è iniziata quando la pandemia del 2020 ha colpito l’attività del poliambulatorio, determinando un calo di fatturato di mezzo milione di euro riflessa nel bilancio di Respitalia chiuso in perdita per 480mila euro. La crisi s’è aggravata con la risoluzione anticipata del contratto d’affitto del ramo aziendale. Ciò ha determinato un assorbimento di cassa al quale l’azienda ha fatto fronte accendendo nuovi finanziamenti per 530mila euro con garanzia Mcc, allungando i tempi dei pagamenti dei fornitori e vendendo l’80% di Nurseitalia per 450mila euro.
L’azienda, che ha chiuso il 2021 con ricavi per 2,2 milioni e 261mila euro di perdita e a giugno scorso presentava debiti per oltre 1,4 milioni e un patrimonio netto negativo per 884mila euro, sta interloquendo con terzi per affittare o cedere il ramo d’azienda Leggiuno per il quale dalla cooperativa Codess Sociale, struttura nazionale attiva dal 1979 e presente in 11 regioni, è giunta una manifestazione d’interesse. La tutela della procedura è stata chiesta da Respitalia anche perché il fornitore AmamedicalGroup le ha notificato un atto di precetto.