Carrai in manovra sulla cybersecurity.
A pochi mesi dalla sua costituzione Marco Carrai, super-consigliere di Matteo Renzi, ha lasciato come persona fisica la società mista che aveva costituito a fine del 2021 con Alessandro Albano, già vicino alla Lega. Qualche giorno fa, infatti, a Firenze è stato registrato l’atto di cessione con il quale Carrai ha venduto alla Zoe srl il 50% che deteneva in Malefito Holding. Questa è la jointventure il cui restante 50% è di Albano, nata per investire nella Cys4, società di cybersecurity che vanta clienti del calibro di Eni, Poste Italiane, Unipol, Cattolica Assicurazioni e di cui sono azionisti al 25% cadauno la Marzocco Investments (dello stesso Carrai), Giampaolo Moscati e Alessio Dalla Piazza. A comprare il 50% è stata la citata Zoe, il cui 80% è dello stesso Carrai e il 20% fa capo a Cristina Ferrari, avvocato fiorentino che lavora nello studio legale associato di Alberto Bianchi, il cui titolare è il presidente della Fondazione Open, la cassaforte della Leopolda di Renzi. Albano fra l’altro è presidente di Equiter (fondo d’investimento partecipato dalle potenti fondazioni bancarie Crt e Compagnia di San Paolo, oltre che da Intesa Sanpaolo), advisor della multinazionale di consulenza PwC e consigliere di amministrazione dell’azienda di Paolo Damilano, candidato sindaco di Torino per il centrodestra in quota Lega e che poi ha lasciato il centrodestra.