Scaroni ha nel cuore gli Alverà.

A Paolo Scaroni il probabile rinvio a giudizio da parte della procura di Milano per le tangenti pagate da Saipem in Algeria, quando il manager era amministratore delegato dell’Eni, non deve spaventare più di tanto. Perché dopo essere uscito dal cane a sei zampe, aver assunto subito alcuni incarichi prestigiosi nel gruppo Giuliani (quello che produce il famoso Amaro Medicinale), il manager vicentino, attualmente vicepresidente della banca d’affari Rothschild, “raddoppia” nel business della consulenza aziendale.
Infatti dopo aver costituito l’estate scorsa la Strategic Advisors in società con Lorenzo Bellodi (già ai rapporti istituzionali Eni), pochi giorni fa Scaroni è entrato in un avventura imprenditoriale simile. Con un compagno di viaggio dai nobili natali, che qualcuno racconta essere il suo commercialista di fiducia, ma che in realtà è un finanziere italiano, classe 1948 (Scaroni è di due anni più vecchio), basata a Londra da anni. Si chiama Alvise Alverà: tanto per capirci, gli Alverà sono una nota famiglia veneziana e posseggono uno splendido palazzo in Laguna sul Canal Grande, tra il Ponte di Rialto e Ca’ Foscari, peraltro anche affittato in parte come sontuoso bed&breakfast. L’unico incarico italiano di Alverà era, fino a ieri, quello di consigliere della Fondazione Musei Civici di Venezia.
Strategic Investments srl è il nome della società costituita a Milano e che vede come azionisti due altre società: l’Immobiliare Cortina al 60% e la Isc Uk Ltd per il restante 40%. La prima fa capo a Scaroni e possiede la magnifica villa che il manager ha in quel di Cortina d’Ampezzo; la seconda è la finanziaria londinese di Alverà, che ha presenza anche in Svizzera. La newco, presieduta da Scaroni e con Alverà quale unico consigliere, si occuperà di merger & acquisitions, jointventures, ristrutturazioni societarie, ecc.…
C’è un aspetto curioso, al di là che i due soci sono anche insieme nel golf di Cortina che peraltro, come altri “green” italiani, non se la passa bene. Alvise, infatti, è padre di Marco che, dopo un passato in Goldman Sachs, proprio sotto l’era-Scaroni prima in Enel e poi in Eni ha fatto una fulminante carriera e oggi è chief midstream officer del gruppo petrolifero. Un posto-chiave che Claudio Descalzi, successore di Scaroni, non ha toccato. Inutile dire che anche Alverà junior è lui pure socio del golf ampezzano. Ma Scaroni e il suo ex manager sono anche entrambi azionisti della Sviluppo Energie Alternative, basata a Vicenza, che opera nelle energie rinnovabili.
Gli Alverà, comunque, devono davvero essere nel cuore di Scaroni che ha chiamato Alvise uno dei suoi figli. Che, ça va sans dire, è anche lui socio del golf di Cortina.