“Morattino” non brilla.

Non brillano le iniziative imprenditoriali di Angelo Moratti, figlio di Gian Marco e Letizia, vicepresidente della quotata Saras, che pure frequenta il guru di Omaha Warren Buffett e lo convinse ad un tour in Italia. La sua Angelab, infatti, ha dovuto attingere ai versamenti in conto futuro aumento di capitale per ripianare la perdita di oltre 4,6 milioni di euro che si è aperta nei conti del 2015, peggiorata rispetto al passivo di 463mila euro dell’esercizio precedente. Il rosso è dovuto all’aumento del controvalore delle svalutazioni sulle partecipazioni che dai 470mila euro del 2014 sono salite a 4,4 milioni e riguardano il 25% di Moto che detiene il 78% della De Santis (nota panineria nel centro di Milano) e il 100% della Meda, proprietaria a Milano del ristorante «Il bolognese» diretto da Alfredo Tomaselli titolare dell’omonimo noto locale romano.

Il writeoff più significativo riguarda il valore di carico del 21,5% dell’americana Tommie Cooper (abbigliamento e bendaggi sportivi) sceso anno su anno da 5,7 a 1,9 milioni. Fra le controllate figurano poi Angelfin, Angelab Funds, la lussemburghese Angelab International e Be water, fra le collegate la Spillover (prodotti tecnologici) e l’americana Loovin’s Coop (gelati) mentre fra le altre imprese ci sono quote di minoranza in Telecom Design, Ikonysis inc., Applix, Sharide, U Star e Private Griffe. A inizio di quest’anno Moratti ha costituito un altro veicolo d’investimento denominato Boston, di cui azionista fra gli altri è diventata la Gbh, cassaforte di Gerardo Braggiotti e sempre col numero uno di Banca Leonardo è insieme nella newco Chicago, dove fra i soci figurano fra gli altri la Rpl Holding di Paolo Basilico di Kairos, la Gama di Gaetano Marzotto e con piccole quote anche Giovanni Tremonti (figlio di Giulio, ex ministro) e Andrea Rocca, figlio di Gianfelice, presidente di Assolombarda.