Adriano Riva lascia la cassaforte.

Importante passaggio di consegne alla testa del reticolo di società della famiglia Riva. Claudio Ottaviani, commercialista e fiduciario basato a Lugano, è infatti il nuovo presidente di Utia, la holding lussemburghese dei Riva e che in Italia detiene circa ilo 40% del gruppo siderurgico Riva Forni Elettrici (Rfe). Già consigliere dal 2014, Ottaviani è stato nominato qualche giorno fa nella carica precedentemente occupata da Adriano Riva, 88enne fratello del defunto Emilio, che pochi giorni aveva lasciato il posto nel board, completato da Sandrine Bisaro, ad Antoine Mari, direttore per Monaco di Altiqa Group, un gruppo di consulenza aziendale e pianificazione fiscale che opera fra la Svizzera e il Principato nato lo scorso anno dall’integrazione di Guardian, North Atlantic, GFO Global Family Office e Bastion Guardian. Due anni fa Adriano Riva aveva patteggiato due anni e sei mesi con rinuncia alla prescrizione per bancarotta, truffa ai danni dello Stato e trasferimento fraudolento di valori, facendo rientrare in Italia 1,3 miliardi destinati al risanamento dell’Ilva. Il bilancio 2017 di Utia si è chiuso con un profitto di 26,2 milioni di euro dopo che nei precedenti esercizi si era accumulato un passivo di 243 milioni. Il ritrovato segno positivo si deve ai 31,2 milioni di differenza cambio intervenuta perché dal primo gennaio 2017 il bilancio non è più stato redatto in franchi svizzeri, come avvenne fin dalla costituzione di Utia nel 1977, ma in euro. Il totale dell’attivo di quasi 240 milioni è rappresentato per 217 milioni dalla quota di Rfe cui si sommano 21,7 milioni di premio di rimborso di un’obbligazione di 225 milioni emessa nel 2013.

Andrea Giacobino