Tabacchi, 45 milioni da 4 banche.

Niente più lauta plusvalenza, ma una crescita degli attivi e 45 milioni di euro di affidamenti ottenuti da quattro banche. Il bilancio allo scorso settembre di Fenix, cassaforte di Ermenegildo Dino Tabacchi, si è chiuso con una perdita di 3 milioni di euro rispetto ai 65 milioni di utile dell’esercizio precedente determinato dalla plusvalenza di 69 milioni ottenuta vendendo l’occhialeria di Salmoiraghi & Viganò a Luxottica. In compenso l’imprenditore bellunese anno su anno è salito dal 49,9% al 75% di Perini Navi, quota in carico a 33,1 milioni, mentre fra le partecipazioni è comparso anche il 10,6% di Capsicum, veicolo lussemburghese d’investimenti emanazione del fondo di private equity Negentropy e socio in Italia della tv on demand Chili.

Tabacchi ha puntato fra l’altro sul mattone comprando nell’esercizio un immobile nel centro di Milano e uno a Cortina mentre continua detenere un ricco parco di auto d’epoca valorizzato 14,5 milioni. Su un totale di attivo salito così anno su anno da 158,8 a 183,7 milioni figurano anche liquidità per 4,8 milioni e una serie di asset finanziari tra quote di fondi, azioni, e obbligazioni per un controvalore di 97 milioni. Tabacchi, la cui cassaforte conta su un patrimonio netto di 74,2 milioni, ha acceso una gestione di 20 milioni con Intesa Sanpaolo a garanzia di un affidamento di 16 milioni, e ha ottenuto una linea di credito di 5 milioni da Mps, una di 10,4 milioni da Jp Morgan e una ulteriore di 15 milioni da Banca Patrimoni Sella, tutte garantite da pegni su titoli per gli stessi importi.