Euronics, Galimberti ci riprova.

Nuovo tentativo di salvataggio per Galimberti spa, storica catena di negozi per l’elettronica a marchio Euronics con oltre 500 dipendenti controllata dalla omonima famiglia guidata da Paolo Galimberti, senatore di Forza Italia e vicepresidente e tesoriere del partito in Lombardia. Il giudice delegato del tribunale di Milano Sergio Rossetti ha infatti ammesso la società al concordato con riserva, nominando commissari Luigi Saporito, Roberta Zorloni e Danilo Cannella e fissando a ottobre la prima riunione dei creditori.

Già all’inizio del 2018 Galimberti aveva chiesto una simile procedura autorizzata poi dal tribunale ma nello scorso febbraio non è stata raggiunta la maggioranza richiesta per l’approvazione del concordato: il ceto bancario creditore, infatti, ha votato contro e la procedura ha ricevuto voto favorevole solo dal 41,19% dei creditori. Di qui la nuova richiesta di concordato, migliorativa della precedente, che si basa sull’interesse del fondo inglese Hanson Asset Management per rilevare il grosso delle attività.

Galimberti, che opera da 70 anni e che nel 2016 era il quinto operatore nazionale con un giro d’affari di 261 milioni, è entrata poi in crisi sia per la contrazione delle vendite ma soprattutto per l’azzeramento di 50 milioni di credito commerciale operato dalle assicurazioni del credito in conseguenza del ritardo nell’approvazione del bilancio 2016 a sua volta causato dal contenzioso con la società di revisione EY. Peraltro già nel 2017, anno chiuso con una perdita di 38 milioni su 185 milioni di fatturato, debiti per 80 milioni e patrimonio netto negativo per 29 milioni, la società con la consulenza di Kpmg aveva delineato un piano di rilancio, affidando a Bain & Co. la vendita di 17 negozi di cui però solo 5 hanno trovato un compratore mentre i restanti 12 sono stati chiusi licenziando 140 addetti.