Il re delle pantofole per Ubi.
E’ il varesino Virginio Fidanza, classe 1946, il “re delle pantofole” col marchio Condor, il nuovo azionista più rilevante del Patto dei Mille di Ubi Banca. Nel fine settimana, infatti, l’accordo fra grandi azionisti dell’istituto ha comunicato che a seguito del recesso di alcuni aderenti (confluiti nel nuovo Comitato Azionisti di Riferimento varato nello scorso autunno), le azioni ordinarie apportare al Patto da 166 soci, suddivisi in 37 gruppi, sono 85,8 milioni pari al 7,5% dei diritti di voto della banca rispetto ai precedenti 143,5 milioni di titoli (12,54% del capitale). Il socio più rilevante del Patto è ora il gruppo Fidanza, con la holding Olymbos (che possiede 9,1 milioni di titoli, lo 0,8% del capitale della banca) più circa un milione di azioni detenute direttamente da Fidanza e dalla moglie Loredana, rappresentative di circa l’11% di tutte le azioni del Patto. Silvia Fidanza, figlia di Virginio e socia di Olymbos al 10%, è consigliere di Ubi Banca dopo essere stata nel consiglio di sorveglianza e in quello di gestione. Nell’ultimo bilancio (2018) di Olymbos i titoli Ubi Banca erano in carico, dopo una svalutazione di 8 milioni, a 28,6 milioni, pari a 3,1 euro ad azione.
Nel Patto ridisegnato Romain Zaleski (4,3 milioni di titoli tramite Società Camuna di Partecipazioni e 2,1 milioni con Calisio) pesa per il 5% cui si aggiunge il 2% della moglie Helene de Prittwitz che detiene direttamente 1,8 milioni di titoli. Altri soci rilevanti sono i Lucchini (circa il 6,5% delle azioni del Patto), i Polotti (Franco Polotti è presidente del Patto) e Valsabbia Investimenti col 4,5% cadauno, seguiti da altre famiglie come i Bazoli, i Camadini e i Folonari. A seguito della richiesta di adesione al Patto di un nuovo membro e della comunicazione di riorganizzazione interna di un gruppo aderente all’accordo, le azioni apportate saliranno a 87,8 milioni (7,68% dei diritti di voto) su tutti i 95,7 milioni di titoli posseduti complessivamente dai pattisti e pari all’8,37% dei diritti di voto. Gli azionisti più rilevanti usciti dal Patto sono Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Fondazione Banco San Paolo di Brescia e la Upifra, holding lussemburghese della famiglia Beretta, tutti confluiti nel più “pesante” Comitato che possiede il 18% del capitale della banca.