Serenissima costa cara alla Centrale.

La boutique finanziaria Jci Capital Ltd, appena diventata nuovo socio di riferimento di La Centrale Finanziaria Generale (Lcfg), merchant bank fondata da Giancarlo Elia Valori e oggi presieduta dall’imprenditore chimico bergamasco Armando Maffeis, deve mettere subito mano al portafoglio. Qualche giorno fa infatti a Milano si è tenuta un’assemblea straordinaria nella quale Maffeis ha spiegato che da una situazione patrimoniale aggiornata a fine novembre scorso sono emerse perdite per 874mila euro che sommate al rosso 2018 di 5,8 milioni hanno eroso oltre due terzi del capitale di 11,7 milioni. Le ragioni del disavanzo “sono perlopiù legate – ha chiosato Maffeis – alla redditività operativa negativa e ai prudenti accantonamenti della controllata Serenissima Sgr, che hanno reso opportuno procedere a una svalutazione”. Il valore di carico della sgr, da poco guidata da Andrea Soro, e che gestisce 12 fondi immobiliari, è stato così svalutata da Lcfg dai 7,8 milioni di fine 2018 a 3,8 milioni di fine novembre dello scorso anno. L’assemblea ha ripianato l’intera perdita di 6,7 milioni abbattendo il capitale a 5 milioni. Subito dopo, però, è stato votato un aumento di capitale di 7 milioni proprio per supportare il piano industriale della sgr, ricapitalizzata a sua volta. L’aumento è stato votato da tutti i soci di minoranza presenti: la Silvano Toti Holding dei costruttori romani Toti (22,3%), la Somar di Maffeis (19%), Mauro Ardesi e l’Impresa Ardesi con oltre il 10% e Claudio Toti con l’1,37%. Visione, che ha il 34,8% e che è controllata da Jci Capital, ha fatto saper che farà la sua parte entro il termine della ricapitalizzazione previsto per il prossimo 15 marzo.