Ebitda piatto per Ferrero.
Ricavi in aumento così come l’utile, ma ebitda piatto e ebit in calo. Sono i dati salienti del bilancio chiuso allo scorso agosto di Ferrero International, holding lussemburghese che controlla l’omonimo gruppo dolciario, presieduta da Giovanni Ferrero. Il fatturato, infatti, nell’esercizio in cui sono state concluse le acquisizioni dei biscotti Kellogg e di Icfc è progredito anno su anno da 10,7 a 11,4 miliardi di dollari, con un più 6,9% a cambi costanti. La relazione sulla gestione segnala che sui 10,4 miliardi di vendite nette i prodotti vincenti sono stati i marchi Nutella, Ferrero Rocher e i vari Kinder cui hanno dato una spinta i nuovi biscotti Nutella e le Kindere Cards. A fronte di costi operativi in aumento anno su anno da 9,4 a 10,1 miliardi sostenuti da un gruppo i cui addetti sono saliti mediamente da 31mila 478 a 33mila, l’ebitda è rimasto piatto a 1,5 miliardi mentre l’ebit è lievemente arretrato da da 1,1 miliardi a un miliardo. L’ultima riga del bilancio di gruppo ha visto l’utile salire anno su anno da 674 a 703 milioni. Ancora forte la generazione di cassa pari a 1,5 miliardi nonostante i 663 milioni di investimenti. Gli attivi della holding dei Ferrero sono progrediti da 10,3 a 13 miliardi e fra questi anche che la quota dello 0,66% in Mediobanca, in carico a 50 milioni.