Fisco e ambientalisti colpiscono Sir.
Proteste ambientaliste e contenziosi con l’Agenzia delle Entrate mettono alle strette Sir, azienda del padovano leader nella produzione e vendita di compound di plastica per i settori storage, automotive, arredamenti e componentistica, controllata dai fratelli Franco e Paolo Ferramosca Domeniconi. Qualche giorno fa, infatti, Giovanni Amenduni giudice del tribunale patavino ha nominato Claudia Carlassare commissario della società ammessa al concordato con riserva di presentazione di un accordo di ristrutturazione del debito. Sir, fondata nel 1997 e che nel 2018 ha fatturato oltre 43 milioni di euro con un ebitda di 2 milioni, un patrimonio netto di 2,5 milioni a fronte però di oltre 30 milioni di debiti, nel 2016 si trasferì a Piazzola sul Brenta in uno stabilimento di oltre 65mila mq, ma proprio qui ha iniziato ad affrontare una serie di controversie giudiziarie con il comun e con un comitato ambientalista locale che hanno impugnato a vario titolo davanti al Tar alcune autorizzazioni relative a impianti dell’azienda per carburante e per co-rigenerazione che mettevano odori e rumori molesti. Al tempo stesso sono partiti due contenziosi fra la Sir e l’Erario, entrambi in essere. Il primo riguarda una verifica fiscale attinente il biennio 2007-2008 e che pure aveva visto la Commissione Tributaria Provinciale di Padova dare ragione all’azienda a seguito del quale l’Agenzia ha impugnato; mentre il secondo concerne una verifica relativa al 2014. Di qui lo stato di crisi della Sir e la richiesta della procedura per salvaguardare la continuità aziendale.