JPMorgan pesa in Intesa.
C’è un convitato di pietra al tavolo di Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. Ieri sera, infatti, la grande banca americana JPMorgan guidata da “Jamie” Dimon ha nuovamente ufficializzato alla Consob il suo ruolo di primo socio potenziale dell’istituto italiano proprio nel mezzo della sua progettata ops su Ubi Banca, che sta incontrando via via maggiori difficoltà. La commissione di controllo della borsa, infatti ha comunicato che JPMorgan Chase & Co. possiede complessivamente il 7,296% di Intesa Sanpaolo, percentuale solo lievemente ridotta rispetto al 7,342% dello scorso 12 maggio, che le assegna quindi la qualifica di primo azionista dell’istituto italiano, dopo la torinese Compagnia di San Paolo che ha circa il 6,79% e prima del gruppo americano BlackRock (da sempre in buoni rapporti col ceo della banca italiana) che recentemente è salito oltre il 5%.
JPMorgan Chase & Co. aveva effettuato la prima segnalazione nel capitale Intesa il 16 luglio 2018 a seguito delle posizioni detenute a fronte dell’emissione di “LECOIP 2.0 Certificate su azioni ordinarie Intesa Sanpaolo” ricevuti dai dipendenti del gruppo italiano nel contesto del Piano di incentivazione a lungo termine basato su strumenti finanziari.
La quota di JPMorgan è detenuta per il 7,158% tramite JPMorgan Securities Plc e per il restante tramite JPMorgan Securities Llc e per il 2,254% comporta diritti di voto riferibili ad azioni (394.751.625 titoli totali) mentre un altro 0,233% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli con possibilità di restituzione non prestabilita. La parte più consistente del pacchetto in mano alla banca americana è costituita in due posizioni lunghe con regolamento fisico: per il 3,493% da contratti di opzione call con scadenza tra il 18 maggio scorso e il 16 dicembre del 2022 e per lo 0,491% da contratti di opzione put con scadenza tra il 26 maggio scorso e il 15 dicembre del 2022.
C’è poi un’altra posizione lunga con regolamento in contanti per un complessivo 0,825% di cui lo 0,084% sono opzioni call (scadenza tra il 27 maggio scorso e il 16 dicembre 2021), lo 0,006% di opzioni put (scadenza tra il prossimo 19 giugno e il prossimo 18 dicembre), lo 0,111% è un equity swap (scadenza compresa tra il 27 luglio prossimo e il 17 settembre 2021) fino all’ultimo pacchetto dello 0,624%, un future con scadenza tra il 18 giugno prossimo e il 15 dicembre 2022. E il mandato di Messina alla guida di Intesa scadrà con l’approvazione del bilancio 2021, quindi con l’assemblea soci che si terrà nel 2022. JPMorgan fa parte degli advisor di Intesa per l’ops Ubi, ma Vittorio Grilli, chairman del corporate e investment banking della banca americana per l’area Emea e chairman per l’Italia era risultato lo scorso anno fra i candidati alla presidenza della banca italiana, alla quale è stato però riconfermato Gian Maria Gros-Pietro.