La ex Bpvi affossa la Giacomello.
Il dissesto della Banca Popolare di Vicenza (Bpvi) fa ancora vittime. Qualche giorno fa, infatti, Gianmarco Calienno giudice del tribunale di Udine ha nominato Laura Briganti commissario della Giacomello Ferro Tubi Lamiere. L’azienda di Buttrio (Udine) ammessa al concordato con riserva di presentazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti, è presieduta da Carlo Giacomello (ex segretario del Pd di Udine e vicesindaco) e controllata dall’omonima famiglia. Fin dalla sua costituzione nel 1977 si è occupata della lavorazione di profilati in acciaio e metallo ma dal 2014, a fronte della crisi che ha investito il mercato siderurgico, s’è riconvertita alla realizzazione di semilavorati per conto terzi nei due stabilimenti di Buttrio. Il ricorso presentato al tribunale spiega che la Giacomello versa in stato di crisi sia per la difficile congiuntura della siderurgia sia, soprattutto, perché l’azienda ha perso quasi un milione nell’investimento fatto in titoli e derivati della popolare vicentina a cui si sono aggiunti la riduzione e/o revoca delle linee di credito e il mancato pagamento della commessa di oltre un milione da parte della Incoming Italia, il cui concordato preventivo è stato aperto qualche settimana fa. Il piano concordatario di Giacomello prevederà la cessione di alcuni asset e l’intervento finanziario di terzi.