Il Covid-19 colpisce Rds.

Il Covid-19 fa un’altra vittima nel tessuto imprenditoriale veneto. Qualche giorno fa, infatti, Manuela Elburgo giudice del tribunale di Padova ha nominato Fabio Incastrini commissario della Rds Moulding Technology ammessa al concordato con riserva, L’azienda, basata a Torreglia (Padova) e fondata nel dopoguerra da Alfredo Salata e oggi guidata e controllata dal figlio Roberto, è leader nella realizzazione di manufatti pressocolati in alluminio e iniettati in termoplastici. L’ultimo bilancio disponibile (2018) riporta ricavi per oltre 12 milioni di euro ma un patrimonio netto di soli 88mila euro a fronte di debiti per 9,2 milioni di cui circa la metà verso banche. Gli istituti esposti sono BancoBpm, Centroveneto Bassano Banca, Intesa Sanpaolo, Banca Patavina, Mps e Unicredit. La crisi, iniziata nel 2009, ha costretto Rds ad aumentare via via i debiti verso banche e nel 2014 a cedere parte del business alla milanese Gold Plast che proprio pochi giorni fa ha visto accettato il suo piano di concordato, chiesto a metà dello scorso anno. Il piano di ristrutturazione che ne è seguito si basava sulla vendita della restante area stampaggio plastica (poi ceduta alla vicentina Bibetech nel 2018) e sul rilancio delle aree fonderia e officina meccanica. A seguire e nella prima metà del 2019 Rds acquisiva nuovi clienti, ma prima il calo dei ricavi nello strategico settore automotive e poi lo scoppio della pandemia, col blocco della produzione e la drastica riduzione degli ordini, hanno reso inevitabile la richiesta di concordato.