Corneliani veste il commissario.
Luca Gasparini è il commissario del marchio mantovano di abbigliamento da uomo Corneliani, controllato dal fondo Investcorp, nominato l’altroieri dal giudice Andrea Gibelli del tribunale di Mantova che ha ammesso la società presieduta da Stefano Ferro e guidata da Giorgio Maria Brandazza al concordato con riserva di presentazione di un accordo di ristrutturazione del debito. Lo stesso tribunale aveva respinto lo scorso gennaio il ricorso della famiglia Corneliani contro il fondo accusato di irregolarità gestionali: fondata nel 1958 dall’omonima famiglia, oggi Corneliani è controllata da Investcorp al 51,4%, mentre la terza generazione della famiglia (Cristiano, Corrado Corneliani e Stefano Corneliani) possiede il 48,6%.
Il ricorso, presentato per conto della società dagli avvocati dello studio Gatti Pavesi Bianchi, ricorda che Corneliani sta affrontando la crisi della pandemia seguita al “generale andamento negativo del mercato della moda di lusso maschile” cui si sono aggiunti elementi negativi specifici: il “contributo limitato alle vendite” dei punti outlet, “il trend negativo del canale di distribuzione multibrand-wholesalers”, “la presenza ancora troppo poco radicata in Oriente e negli Usa nonché nelle piattaforme di e-commerce”. Così il fatturato dai 110 milioni di euro del 2016 s’è ridotto a circa 90 milioni nel 2019 a fronte di perdite che tra 2016 lo scorso anno sono state di complessivi 40 milioni, con un ebitda negativo di 10,5 milioni nel 2019.
A fine dello scorso anno il management ha impostato un piano di ristrutturazione – facendo anche ricorso alla cig – presentato al ceto bancario, che comportava un riscandenzamento del debito e l’iniezione di nuove risorse dai soci che sono venute però solo da Investcorp per 5,5 milioni. Il Covid-19 ha poi reso impossibile dar seguito al piano e a fronte di 118 milioni di passività s’è reso necessario, per salvaguardare la continuità aziendale, chiedere il concordato anche al fine di avere il tempo di individuare “un possibile terzo investitore”.