Rosso in tangenziale.
Un pezzo importante delle autostrade lombarde continua a soffrire. Qualche giorno fa l’assemblea di Tangenziale Esterna (TE) presieduta da Gennarino Tozzi ha dovuto rinviare a nuovo la perdita di 18,8 milioni di euro apertasi nei conti 2019, che porta il passivo riveniente da esercizi precedenti a oltre 142 milioni. Il tracciato autostradale di TE ha uno sviluppo di 32 km da Melegnano ad Agrate Brianza. I ricavi netti della gestione autostradale, tuttavia, sono saliti anno su anno da 60,3 a 66,1 milioni e l’ebitda da 39,6° a 44,2 milioni. L’incremento dei ricavi da pedaggio da 63,5 a 69,2 milioni, al netto degli sconti e dell’importo del sovracanone da devolvere all’Anas, è pari a 5,5 milioni (+9,1% sul 2018) ed è ascrivibile per 4 milioni alla cresciuta dei volumi di traffico e per il restante all’aumento delle tariffe. Nel dettaglio nel 2019 si è registrato un incremento medio complessivo in termini di veicoli-chilometro pari al 6,7%. Il rosso deriva da interessi per 50,8 milioni sul project finance di 1,2 miliardi erogato da un pool di banche a fine 2013 e che hanno in pegno il 100% di TE. A libro soci oltre Tangenziali Esterne di Milano (Tem), figurano azionisti privati come Astm, Itinera, Satap e Sias dei Gavio, Autostrade per l’Italia e Pavimental (Atlantia), Webuild, Impresa Pizzarotti e una serie di cooperative. La relazione sulla gestione spiega anche che a marzo scorso sotto l’effetto lockdown, il traffico è diminuito del 62,8% rispetto allo stesso mese del 2019 e i ricavai netti da pedaggio nel primo trimestre sono calati del 17,3%. Anche per questo le banche finanziatrici organizzeranno e collocheranno a breve un prestito obbligazionario, destinato a sostituire parte del finanziamento in essere.