Utili a fondo per la Nave della Sgarbi.
Oggi alla Mostra del cinema di Venezia verrà proiettato “Extraliscio – Punk da balera” diretto e prodotto da Elisabetta Sgarbi, sorella di Vittorio. Ma la Sgarbi, al di là della sua nuova avventura cinematografica, è nota per aver fondato e guidare la casa editrice “La Nave di Teseo” che recentemente col romanzo “Il colibrì” di Sandro Veronesi s’è aggiudicata il Premio Strega. La società, di cui è presidente e socio Mario Andreose, ha avuto un brillante 2019 dal punto di vista delle vendite ma assai meno dal punto di vista della redditività. Qualche settimana fa, infatti, s’è riunita l’assemblea degli azionisti per decidere che l’utile dello scorso anno pari a 63mila 660 euro doveva essere destinato per larga parte a coprire le perdite pregresse paria quasi 120mila euro. Il profitto del 2018 era stato quasi quattro volte superiore e pari a 227mila euro. E’ vero infatti che anno su anno i ricavi sono aumentati da 7,5 a 8 milioni (grazie alle buone vendite dei libri di Veronesi, Luca Ricolfi, Michel Houellebeqk, Claudia Durastanti e dello stesso Vittorio Sgarbi) ma i costi sono lievitati proporzionalmente di più, da 7,2 a circa 8 milioni. La Nave di Teseo controlla, fra l’altro, la casa editrice Baldini e Castoldi.