I Beretta sparano l’utile in Lussemburgo.

Torna in utile Upifra, cassaforte lussemburghese della famiglia Beretta che controlla la nota azienda bresciana di Gardone Val Trompia produttrice di armi. Il risultato 2019 della holding, infatti, s’è chiuso infatti con un profitto di 8,4 milioni di euro (di cui 2 milioni distribuito come dividendo) rispetto alla perdita di 34,7 milioni dovuta alla svalutazione di 44,4 milioni degli oltre 11 milioni di titoli Ubi Banca recentemente apportati all’opas di Intesa Sanpaolo. Il conto economico, oltre all’assenza di writeoff, ha beneficiato della cedola di 10 milioni incassata dalla controllata Beretta Holding (anch’essa basata nel Granducato e controllante la società italiana) che ha chiuso il 2019 con un utile di 516 milioni. Upifra, il cui acronimo sta per le iniziali del padre Ugo Gussalli Beretta e dei suoi due figli Pietro e Franco, vanta un totale di attivi di 324 milioni, costituito perlopiù dalle partecipazioni in carico a 217 milioni. La capogruppo nel Granducato dei Beretta detiene anche Upifra Agricole che possiede le cinque aziende agricole italiane Colle Funaro, Orlandi Contucci Ponno, Lo Sparviere, Castello di Radda e Weingut Steinaus vocate alla produzione di olio e vino. Il capitale di Upifra, pari a 14,7 milioni, è diviso in 28mila 478 azioni, detenute dai veicoli Jenker e Paterfamilias e dalle persone fisiche Ugo Gussalli Beretta e Monique Poncelet.