I Marzotto in cattedra.
I Marzotto “salgono in cattedra”. Il ramo della famiglia che fa capo agli eredi del defunto conte Paolo Marzotto, infatti, è capofila di un piccolo “club deal” che ha da poco rilevato l’80% della Rome University of Fine Arts, fondata nel 1998 da Alfio Mongelli. Si tratta di un centro didattico multidisciplinare e internazionale, ufficialmente riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che offre percorsi formativi nel campo dell’arte, del design, della comunicazione e della media art. Il passaggio della proprietà è avvenuto mediante la K-now, una srl costituita pochi giorni fa a Milano davanti al notaio Ciro De Vivo da Davide Valli in nome e per conto della Lca Ventures che fa capo all’avvocato d’affari Giovanni Lega. La newco ha poi varato un aumento di capitale da 10mila euro a 1,3 milioni di valore nominale con un sovrapprezzo di 5,4 milioni, servito anche per acquisire le quote di Mongelli e dei figli.
La ricapitalizzazione s’è conclusa da poco e il libro soci vede primo azionista col 30,15% la vicentina Pfc che fa capo a Dominique e Veronica Marzotto, figlie di Paolo scomparso pochi mesi fa e dei loro eredi: la società d’investimento è guidata da Roberto Notarbartolo di Villarosa (marito di Veronica), già in Mediobanca e poi in Banca Leonardo a fianco di Gerardo Braggiotti. Con una quota identica figura la svizzera Brahma, il family office dei Colussi, seguita col 14,7% dalla Gm Investimenti di Giuseppe Miroglio dell’omonima dinastia tessile di Alba. Soci minori sono fra gli altri la citata Lca Ventures, Bernardo Attolico hed of equity investments di Simest, i commercialisti milanesi Naggi, Salomone Benveniste amministratore delegato del colosso alimentare Bolton di proprietà dei Nissim, i De Brabant azionisti di Jakala, gli avvocati Pedersoli e la Gb Par del conte Vitaliano Borromeo Arese, imparentato con John Elkann. Rome University of Fine Arts nel 2019 ha segnati ricavi per 4,7 milioni con un utile di 200mila euro.