I tre Zanetti si dividono.

Riassetto e nuovi investimenti in casa Zanetti, l’omonima famiglia imprenditoriale bergamasca, il cui patron Emilio (classe 1931) è stato presidente di Banca Popolare di Bergamo prima e di Ubi Banca poi, e che possiede l’azienda casearia Zanetti spa di Lallio. E’ stato infatti appena depositato il progetto di scissione totale non proporzionale della Prentice, controllata con quote paritetiche da Laura (1970, fra l’altro presidente della Italmobiliare dei Pesenti), Matteo (1964) e Paolo (1972) Zanetti, i tre figli di Emilio, a favore delle costituende società Dikemp (di Laura), Mea (di Matteo) e Zsist (di Paolo). “I vantaggi societari – si legge nel documento – consistono nell’addivenire a una separazione condivisa tra i soci e mantenere, seppure in società differenti, la continuità nello svolgimento dell’attività d’impresa”. Nel patrimonio di 17,2 milioni che viene diviso in tre figura il 50% dell’azienda agricola Boccalina (10,7 milioni), il 50% della Mama che sta sviluppando un importante progetto immobiliare a Bergamo sul terreno dove sorgeva la casa del clero, l’1,3% della lussemburghese Medinvest e liquidità per 5 milioni. Matteo e Paolo Zanetti detengono insieme il 48% della Zanetti spa (il capitale restante è dell’altro ramo della famiglia) che nel 2019 ha realizzato ricavi per oltre 570 milioni con un utile di 14 milioni. Quanto ai nuovi investimenti papà Emilio e Matteo hanno sottoscritto pochi giorni fa, rispettivamente, il 2,93% e il 2,34% di Vam 16 Invest, club deal lanciato da Vam Investments, il private equity che ha rilevato l’80% di Demenego, catena di centri ottici con 50 anni di attività nel mondo dell’occhialeria.