Elkann, il mattone di Londra perde.


Un 2019 in rosso per Almacantar Group (Ag), la società immobiliare inglese specializzata negli immobili di pregio sul mercato londinese fondata nel 2010 dal manager Mike Hussey (che tuttora la gestisce) e controllata indirettamente da Exor guida da John Elkann con una quota del 35,8% che nel 2016 l’ha girata alla controllata PartnerRe. Il bilancio consolidato 2019 di Ag, infatti, s’è chiuso con una perdita di 73,3 milioni di sterline rispetto a quella di circa 20 milioni del precedente esercizio a fronte di ricavi quasi dimezzati anno su anno da 129,3 a 59,8,3 milioni. Rispetto al 2018, infatti, il gruppo non ha effettuato cessioni significative e il mercato immobiliare londinese è peggiorato sui timori per la Brexit. C’è da osservare, però, che i flussi da locazione, su un portafoglio di immobili valutato oltre 1,6 miliardi con un plusvalore latente di 24 milioni, sono migliorati da 19,4 a 31,7 milioni grazie ai nuovi affitti dei palazzi One and Two Southbank Place sulla riva meridionale del Tamigi, andando a compensare il venir meno dei canoni a seguito delle due vendite, finalizzate nel 2018, del palazzo al 125 di Shaftesbury Avenue e della Space House nell’iconico palazzo Centre Point tra le centralissime Tottenham Court Road e Oxford Road. Almacantar Group è diventata uno dei player più importanti del mercato immobiliare londinese sviluppando progetti nel centro della capitale inglese che hanno coinvolti edifici molto noti, fra i quali anche Marble Arch Place all’altra estremità di Oxford Street nei pressi di Hyde Park.