Generali, grattacieli in rosso.

I grattacieli milanesi di Assicurazioni Generali sono ancora tinti di rosso. Qualche giorno fa, infatti, Generali Italia nella sua qualità di socio unico ha deciso di rinviare a nuovo la perdita di 2,5 milioni di euro segnata nel bilancio 2019 di Citylife, presieduta da Aldo Mazzocco e il cui amministratore delegato è Armando Borghi, in peggioramento rispetto all’utile di 14,4 milioni dell’anno prima (che beneficiava della vendita per 315 milioni della Torre Generali alla stessa Generali Italia), portando così il passivo riveniente da bilanci precedenti ad oltre 145 milioni. La relazione sulla gestione della società che sta sviluppando l’ampio progetto immobiliare di riqualificazione del quartiere storico della ex fiera di Milano per un totale di oltre 288mila mq di superficie lorda sottolinea che l’anno passato “ha evidenziato ottimi risultati di vendite residenziali” tanto che le unità non abitate sono ormai meno di una decina sui 536 appartamenti realizzati. E questo spiega perché i ricavi siano calati anno su anno da 372,6 a 59,6 milioni, di cui 54 milioni dalle vendite immobiliari e i restanti 5 milioni da affitti. A settembre del 2019, poi, è stata avviata la prevendita del nuovo ed ultimo lotto residenziale (denominato “Libeskind 2”) ove saranno realizzate circa 102 unità abitative mentre lo scorso anno è cresciuta anche l’attività del centro commerciale Citylife Shopping District (sempre di proprietà del Leone di Trieste) con 10 milioni di visitatori.