Fideuram assorbe Iw Bank.

A nemmeno sei mesi di distanza dalle dichiarazioni da parte di top manager di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking circa nessun progetto di fusione con Iw Bank, la “autonomia” della reti di consulenti finanziari e private banker di Ubi Banca, recentemente acquisita da Intesa Sanpaolo, naufraga di fatto. Un documento di scissione parziale firmato da Paolo Molesini, presidente della stessa Fideuram Ispb, Paolo Grandi presidente di Ubi Banca (ed ex presidente Fideuram Ispb) e Giampio Bracchi (presidente di Intesa Sanpaolo Private Banking, controllata da Fideuram Ispb) decreta infatti il completo assorbimento di Iw Bank nel mondo Intesa Sanpaolo. Valgono infatti 21 milioni di euro di netto patrimoniale il 100% di Iw Bank e il ramo service della stessa oggetto di scissione parziale di Ubi Banca a favore di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking e della controllata Intesa Sanpaolo Private Banking (Ispb). Lo si legge nel progetto dell’operazione appena depositato e autorizzato qualche giorno fa dalla Bce con una lettera firmata da Rolf Klug vicedirettore generale della Direzione generale istituzioni universali e diversificate. La scissione parziale fa confluire la banca-rete di Ubi Banca specializzata in consulenza finanziaria e private banking nella private bank di Intesa Sanpaolo presieduta da Molesini e guidata da Tommaso Corcos. Si tratta di 22 milioni 650 mila azioni Iw Bank del valore nominale unitario di 3 euro cadauna e del ramo d’azienda costituito dalle unità dedicate al service a favore di Iw Bank stessa. Per effetto e a servizio della scissione Ispb, a cui verrà assegnata l’unità divisionale Top Private Banking di Iw Bank, aumenterà il proprio capitale di 12 milioni mediante emissione di 3 milioni di nuove azioni ordinarie prive di valore nominale che saranno assegnate a Intesa Sanpaolo mentre i 9 milioni restanti del netto patrimoniale trasferito saranno imputati a riserva. Il netto patrimoniale oggetto dell’operazione risulta dalla differenza fra i 3,37 miliardi di attivo e i 3,35 miliardi di passivo.