Aree Urbane, soci vip nel fallimento.

Un patrimonio immobiliare che ai prezzi attuali vale 80 milioni di euro e quattro soci eccellenti non impediscono il fallimento della Aree Urbane srl, di cui sono azionisti Prelios (34,6%), Telecom Italia (32,6%), Manifattura Lane Gaetano Marzotto (32,5%) mentre una piccola quota dello 0,28% è di Pirelli. Qualche giorno fa, infatti, il tribunale di Milano ha nominato Adele Vasilotta curatore della società dichiarata fallita e che pure poche settimane prima era stata ammessa al concordato come chiesto dall’avvocato Antonio Pedersoli dell’omonimo noto studio legale. La società era nata nel 2002 per gestire e valorizzare una serie di aree immobiliari apportate dai soci a Roma (aree di Acquatraversa e Acilia), Ivrea (Scarmagno), nel vicentino (comuni di Schio, Vicenza e Valdagno), a Pozzuoli e Giovinazzo. La crisi è iniziata con quella del mercato immobiliare nel biennio 2007/2008 e così nel 2010 la società veniva messa in liquidazione, il cui iter non è stato però agevole perché le banche finanziatrici, titolari di ipoteche sugli immobili, hanno talora rifiutato l’accordo per l’estinzione della garanzia a fronte di offerte di acquisto ritenute non congrue. La pandemia ha atto il resto e così la società è entrata in crisi di liquidità: di qui la tutela del concordato per ottenere la postergazione del credito ai soci pari a 91 milioni di euro rispetto alle pretese di tutti gli altri creditori che ammontano a 102,5 milioni. Il piano di concordato, il cui attestatore avrebbe dovuto essere Alessandro Solidoro, è però finito sul binario morto perché la procura di Milano aveva presentato istanza di fallimento.