Rothschild, tengono le fees.
Dai banker italiani di Rothschild & Co. Italia, nonostante la pandemia, arriva ancora un buon dividendo alla controllante olandese Rothschild Europe Bv che ne detiene il 90,4% mentre le quote residue se le dividono in parti eguali Rothschild Continuation Holdings e Rothschild Martin Maurel. Nelle scorse settimane, infatti, l’assemblea della banca d’affari italiana guidata dal presidente Federico Ghizzoni, ha deciso di distribuire agli azionisti una cedola di 4 milioni di euro a valere su quasi l’intero utile conseguito nel 2020, rispetto al dividendo di 5,5 milioni erogato nell’esercizio precedente (quando il profitto era stato di 5,9 milioni); mentre il consiglio d’amministrazione quest’anno verrà remunerato con 4,7 milioni complessivi.
Anno su anno le commissioni incassate per le diverse attività (m&a, debt advisory, restructuring, equity advisory e private placement) hanno tenuto a 46,5 milioni. In particolare l’m&a ha pesato per il 69%, il debt advisory e il restructuring per il 26% con un rimanente 5% di fees derivanti dal business dell’equity capital market. Con un attivo corrente di 38,7 milioni, Rothschild in Italia ha una redditività più che soddisfacente registrando un ebitda di 6 milioni pure in calo del 50% sul 2019. La relazione sulla gestione firmata da Ghizzoni sottolinea che “il mercato m&a italiano nel primo trimestre 2021 ha registrato un miglioramento e quyesto s’è riflesso nei ricavi”. Nel consiglio d’amministrazione di Rothschild & Co. Italia figurano anche Alessandro Daffina, Irving Bellotti, Alessio De Comite, Nicola Paini, Philippe François Le Bourgeois e Paul O’Leary.