Sixthcontinent chiede il concordato.
Strada in salita in Italia per Sixthcontinent, la società pubblicizzata da “Le Iene” attiva nella vendita online che consente ai consumatori di acquistare con crediti e punti fedeltà le shopping card, cioè buoni spesa, per pagare prodotti e servizi nei negozi fisici e online che aderiscono al programma. Fondata da Fabrizio Politi nei giorni scorsi la società, contro la quale è in corso una class action presentata dalle associazioni di consumatori Codici e Aeci, ha chiesto al tribunale di Milano l’ammissione al concordato con riserva ed è arrivato il commissario Carlo Bianco nominato dal giudice Guendalina Pascale. Sixthcontinent Factory srl, controllata italiana del gruppo americano, nel 2019 è stata vittima di una “frode loop” monetizzata l’anno scorso tramite un’azione di cyber taccheggio: la truffa ha determinato una crisi di liquidità, una prima sanzione di 4 milioni (poi sospesa) erogata dall’AgCom che ha contestato alla società di aver bloccato sulla piattaforma account con shopping card per un valore di 1 milione 800mila euro, e una seconda multa di un milione. Il combinato disposto ha accentuato la crisi e nonostante il socio di controllo abbia versato oltre 10 milioni tra l’anno scorso e il corrente, a maggio scorso è arrivato un decreto ingiuntivo per oltre 3 milioni presentato da Ikea. Di qui la richiesta del concordato per garantire la continuità aziendale.
La frode loop se la sono inventata loro… le persone hanno fatto quello che la società permetteva loro di fare e anzi, incentivava a fare.
Direi di informarsi anche con quanto rivendicano le associazioni e i consumatori, che non per niente hanno avviato la class action.
La “frode” ai danni di Sixthcontinent è indicata come tale nel documento presentato al tribunale per chiedere l’ammissione al concordato, previa presentazione del piano. Se ha informazioni aggiornate sulla class action mi tenga informato: darò ampio risalto. Grazie.
allora legga anche le motivazioni dei milioni di multa che la piattaforma ha preso ,leggendo i documenti sul sito di agcm….
magari potrebbe leggere anche il curriculum del fondatore…..