Cairo diventa rosso.
Non c’è solo la sconfitta del suo Torino al 93esimo a guastare l’autunno di Urbano Cairo. Nei giorni scorsi, infatti, l’imprenditore proprietario della squadra di calcio granata battuta l’altroieri dall’Atalanta nella prima di campionato ed editore fra l’altro del “Corriere della Sera”, ha presieduto l’assemblea della sua cassaforte U.T. Communications che per la prima volta dopo tanti anni ha presentato una perdita. Nel dettaglio l’esercizio chiuso a giugno dello scorso anno ha evidenziato un rosso civilistico di 825mila euro rispetto all’utile di quasi 9 milioni del precedente bilancio. Il passivo, che è stato ripianato attingendo alle riserve, deriva dalla mancata distribuzione del dividendo proveniente dalla quotata Cairo Communication che Cairo tramite la holding controlla al 44,2% (pari ad oltre il 57% dei diritti di voto) cui si aggiunge un 9,6% detenuto come persona fisica. C’è da osservare, tuttavia, che la partecipazione nella quotata è rimasta in carico a 46,7 milioni: è vero che la corrispondente quota di patrimonio netto è superiore (112,1 milioni) ma è altrettanto vero che ogni azione della Cairo Communication è iscritta per 0,78 euro e quindi rispetto all’attuale quotazione (0,7 euro) evidenzia una perdita potenziale di 5 milioni. Non solo: il bilancio ordinario è stato impattato anche dalla svalutazione per 500mila euro di 300mila azioni Guala Closures, peraltro oggetto di opa all’inizio di quest’anno. La cassaforte di Cairo, che nell’esercizio ha rilasciato due fideiussioni per 30 milioni a garanzia di finanziamenti bancari erogati alla controllata Torino Fc, dispone di liquidità per 40,8 milioni e di un patrimonio netto di 164 milioni.