Amaretto più dolce con 135 milioni.
Fine estate felice per i Reina, la famiglia proprietaria tramite la Illva Saronno dell’omonimo liquore, l’Amaretto più famoso d’Italia, ma produttrice anche di vini prestigiosi come Corvo e Duca di Salaparuta e del gelato Montebianco. Qualche giorno fa, infatti, la cassaforte Illva Saronno Holding (Ish) presieduta da Aldino Marzorati, ha deciso di distribuire ai soci un dividendo di 5 milioni di euro, doppio rispetto a quello di 2,5 milioni incassato lo scorso anno. E questo nonostante l’utile netto ordinario del 2020 sia sceso a 2,3 milioni dai 51,8 milioni del 2019, profitto che era stato spinto dalla plusvalenza di quasi 65 milioni derivante dalla vendita a Luxottica del 54,5% della Barberini, attiva nelle lenti ottiche, per un corrispettivo di 87 milioni. A livello consolidato va segnalato anzitutto che il patrimonio netto anno su anno è cresciuto da 621,4 a 768,2 milioni grazie alla rivalutazione per 135 milioni del marchio “Disaronno” resa possibile dalla legge varata dal governo Conte. Nel 2020 della pandemia i ricavi pari a 245,7 milioni sono diminuiti del 26,3% rispetto al 2019 tanto che l’utile è arretrato da 61,2 a 22,4 milioni (-63,3%). Vero è che i numeri dello scorso anno rispetto al proforma 2019 (al netto del comparto lenti ottiche) presentano ricavi in calo solo del 7,3% e un utile in diminuzione del 31,6%. Alle vendite le bevande alcoliche contribuiscono per 200,5 milioni dai 203,5 milioni del 2019 e i semilavorati per gelati e prodotti da forno per 43,8 milioni (60 milioni). Con debiti verso banche quasi a zero e una posizione finanziaria netta positiva migliorata anno su anno da 115 a 139,4 milioni, la holding dei Reina sottolinea nella relazione sulla gestione che nel primo quadrimestre di quest’anno s’è registrato un aumento del fatturato del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. Infine i Reina, in una delle loro rare diversificazioni hanno rilevato lo 0,96% di L-Tek, il veicolo lanciato da Tec (club deal di Mediobanca) entrato col 24% in Lincotek.