Ingegnere in salute con gli hedge.
Il buon 2020 dei mercati finanziari ha spinto i numeri di Pyxis Investments Strategies (Pis), il principale veicolo inglese di Carlo De Benedetti che investe in fondi hedge, veicoli di private equity e altri strumenti finanziari speculativi. La società, infatti, dotata di un attivo di 257,8 milioni di euro e un patrimonio netto di 260,5 milioni, ha realizzato entrate più che raddoppiate anno su anno da 21 a oltre 49,7 milioni tanto che l’utile ante compensazione dei soci è progredito da 23 a 36,9 milioni e l’utile netto salito da 19,3 a 33,5 milioni mentre De Benedetti ha visto il suo compenso rimanere quasi stabile a 3,4 milioni. Pis, con liquidità per 16,5 milioni e impegni di investimento per 47,5 milioni, ha il supporto tecnico della svizzera Planven Investments, il private equity guidato da Giovanni Canetta Roeder, già presidente fra l’altro della ex quotata M&C dell’Ingegnere e oggi nel consiglio d’amministrazione di Editoriale Domani. Pis controlla poi due società americane, la Rosemar Trading e la Astacus in carico rispettivamente a 34,3 milioni e 6,8 milioni: la prima nel 2020 ha guadagnato 824mila dollari mentre la seconda ne ha guadagnati per 2,5 milioni. Per contro Fidelis Alternative Strategies (Fas), la più piccola società inglese di De Benedetti che opera sempre negli investimenti in fondi alternativi, nel 2020 ha registrato una perdita di 5,2 milioni all’utile di un milione dell’esercizio precedente. Fas controlla poi la lussemburghese Sunbee, in carico a 3,3 milioni che a sua volta detiene la francese Fidefrance, e la Bestime, anch’essa basata nel Granducato e liquidata a fine dello scorso anno, generando una perdita di 3,3 milioni.