Hook entra nella telemedicina.
Hook Italia, il veicolo lanciato da Lorenzo Granato, ex manager del gruppo Humanitas della famiglia Rocca trasferitosi poi a New York dove ha lanciato la startup Hook (processo di scambio dati tra ospedali e assicurazioni), e che nel nostro Paese raggruppando in un club deal diversi investitori (tra i quali Claudio Costamagna, Rosario Bifulco, la Fidim dei Rovati, Alberto Recordati e Marco Alverà ceo di Snam) ha da poco rilevato il 30% di Previdigital, fa un altro passo nel comparto sanitario puntando sulla telemedicina. Nei giorni scorsi, infatti, a Roma davanti al notaio Marco Forcella s’è presentato lo stesso Granato quale amministratore unico della sua Lgp Holding e di Hook Italia nonché come co-amministratore di Nicotera Ventures e rappresentante della Bootes di Bifulco e di Remo Luigi Quintino per costituire la Carol srl. La newco “ha per oggetto – si legge nello statuto – la fornitura e la commercializzazione di servizi dedicati allo svolgimento dell’attività di telemedicina e di consulenza medica da remoto”. Soci di Carol sono Lgp Holding col 50%, Hook Italia al 20%, Bootes e Nicotera Ventures ciascuno col 14% e Quintino col 2% residuo. Quintino è cofondatore di Hook Italia con Stefano Buono, lo scienziato e imprenditore che nel 2002 diede vita allo spin-off del Cern Advanced Accelerator Applications, biotech poi quotata nel 2015 al Nasdaq e acquisita nel 2017 per 3,9 miliardi di dollari dal colosso del pharma Novartis.