In otto per la polpa di ePrice.

Sono otto i soggetti che hanno manifestato interesse per rilevare ePrice Operations (Epo), principale controllata della quotata ePrice, che ha appena depositato domanda di concordato preventivo. Lo scrive l’avvocato Andrea Sparano nel ricorso presentato al tribunale di Milano per ottenere la procedura: il giudice Guendalina Pascale ha appena nominato Roberta Zorloni commissario della società, ammessa quindi al concordato. Il ricorso precisa che con l’assistenza di Kpmg si sono delineati un piano di risanamento e un processo di selezione di nuovi soci. La “process letter” redatta dall’advisor è stata riscontrata positivamente da otto soggetti, tre dei quali hanno già fatto pervenire “formali manifestazioni di interesse”. Una di queste delinea un’iniezione di fondi per il rilancio da attuarsi tramite un concordato in continuità diretta, le altre due riguardano il trasferimento del ramo d’azienda “market place” di Epo, con una continuità aziendale indiretta. Il ricorso spiega che la crisi, nata nel 2019 dalla perdita di visibilità del sito di e-commerce di Epo a causa di due update rilasciati dai principali motori di ricerca, ha causato in quell’anno una perdita di 26,8 milioni di euro salita a 30,5 milioni nel 2020. Il relativo bilancio è stato approvato pochi giorni ed evidenzia pur a fronte di ricavi per 101 milioni un patrimonio netto negativo per 17,2 milioni: la controllata non ha potuto più sostenere Epo dopo che a settembre scorso è venuto meno il potenziale investitore nella quotata presieduta da Claudio Calabi. Il piano concordatario sarà attestato da Massimo De Dominicis. Dopo che Paolo Ainio ha venduto a ottobre scorso tutto il suo 18,1%, oggi i tre azionisti rilevanti di ePrice sono Pietro Boroli (13,7%), Micheli Associati (12,3%) e Ugo Colombo (5,9%).