Benetton, mattone vino per le eredi di Gilberto
Mattone e vino sono i nuovi investimenti costati oltre 11 milioni di euro delle eredi di Gilberto Benetton azioniste di Regia, cassaforte di famiglia che detiene il 20% di Edizione, la holding dei quattro rami della dinastia di Ponzano Veneto. Qualche giorno fa, infatti, si è svolta a Treviso la quarta assemblea di bilancio presieduta da Sabrina Benetton, figlia di Gilberto titolare del 50% mentre soci sono la madre Maria Laura Pasquotti titolare dell’usufrutto del 49,99% (la cui nuda proprietà è dell’altra figlia Barbara) col restante 0,01% intestato alla neonata fondazione di famiglia. La riunione è servita per accantonare a riserva straordinaria l’intero utile 2021 di 4,3 milioni (di poco migliore dei 4 milioni dell’anno prima) e in tal modo il patrimonio netto di Regia è salito a 262,8 milioni. Ciò a fronte di un attivo di 267,1 milioni costituto da immobili per 24,3 milioni, immobilizzazioni finanziarie per 160 milioni, crediti per 41,7 milioni e liquidità per 40,7 milioni.
Tra gli asset finanziari le due immobiliari Saba e Piazza Venezia in carico rispettivamente a 2,5 e 41,1 milioni, la quota di Edizione (1,2 milioni) e l’11,6% di Investire Sgr. Regia lo scorso anno ha acquistato un immobile per circa 3,5 milioni e ha investito 7,7 milioni nel 40% di Itm Bacco, il cui restante 60% è della quotata Italmobiliare della famiglia Pesenti. Itm Bacco è stata costituita per investire nel 13,7% di Bacco spa, veicolo controllato dal fondo Clessidra Capital Partners 3 che a luglio scorso ha acquistato la maggioranza della casa vinicola Botter, azienda veneziana tra i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo, dal fondo IDeA Taste of Italy, gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr. L’utile di Regia si deve il suo risultato soprattutto ai 3,2 milioni di dividendi da partecipate, cui si sono sommati 750mila euro di proventi da quote in fondi. Da Edizione non è arrivata nessun dividendo perché il bilancio 2020 della holding dei Benetton (recepito nell’esercizio di Regia dell’anno successivo) s’era chiuso in perdita per 20,8 milioni.