Il mattone di Generali in rosso.
I grattacieli milanesi di Assicurazioni Generali sono ancora tinti di rosso. Qualche giorno fa, infatti, Generali Italia nella sua qualità di socio unico ha deciso di rinviare a nuovo la perdita di 2,7 milioni di euro segnata nel bilancio 2021 di Citylife, presieduta da Aldo Mazzocco e il cui amministratore delegato è Paolo Micucci, in deciso peggioramento rispetto all’utile di 43,5 milioni dell’anno prima (che beneficiava della vendita per 315 milioni della Torre Generali alla stessa Generali Italia), portando così il passivo riveniente da bilanci precedenti ad oltre 104 milioni. La relazione sulla gestione della società che sta sviluppando l’ampio progetto immobiliare di riqualificazione del quartiere storico della ex fiera di Milano per un totale di oltre 366mila mq di superficie lorda sottolinea che l’anno passato sono proseguite le vendite del lotto “Libeskind 2” mentre il 70% delle unità immobiliari che risultavano locate all’inizio dell’anno è stato ceduto a terzi. Nel giugno scorso, poi, il fondo immobiliare Rubens (gestito da Generali Real Estate Sgr e proprietario della torre Libeskind) ha prima provveduto ad un rimborso delle quote per 80,1 milioni e nello stesso mese ha visto Citylife vendere il 50% del capitale del fondo stesso alla Fondazione Enpaia per 84,8 milioni. A fine dello scorso anno Citylife ha poi ceduto per 19 milioni a Generali Investments Luxembourg l’82% del fondo Living Fund Italia; realizzando complessivamente 3,5 milioni di plusvalenze dalle due cessioni. Il valore della produzione è stato di 49 milioni circa rappresentato per 40,2 milioni dalle vendite di unità residenziali e per 2,4 milioni da canoni di affitto.