Le autostrade lombarde sbandano in rosso.

Due pezzi importanti delle autostrade lombarde hanno sofferto ancora per la pandemia. Qualche settimana fa, infatti, l’assemblea dei soci di Autostrada Pedemontana Lombarda (Apl) presieduta da Luigi Roth ha riportato a nuovo la perdita di oltre 1,9 milioni di euro segnata nel 2021 con ciò facendo salire a quasi 80 milioni le perdite pregresse. Socio di controllo di Apl dallo scorso anno a seguito di un aumento di capitale di 350 milioni è diventata la Regione Lombardia col 53,7% seguita da Milano Serravalle – Milano Tangenziali (36,6%) mentre la quota restante è in mano a Intesa Sanpaolo. La perdita del 20121 è dovuta gli oneri finanziari pagati sul finanziamento di 900 milioni erogato da Regione Lombardia alla società per realizzare le successive tratte autostradali denominate B2 (da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno per 4,1 km) e C (da Cesano Maderno a Usmate per 15,1 km), supportato anche da un finanziamento di oltre 1,7 miliardi erogato nello scorso settembre con Bei e Cdp quali attori principali. Impattati meno del 2020 dal Covid e conseguente lockdown i ricavi dei pedaggi sono saliti anno su anno da 26,3 a 34 milioni e l’ebitda è progredito da 10,8 a 17,5 milioni. Nel dettaglio lo scorso anno si è registrato un aumento medio complessivo dei veicoli-chilometro da 195,6 a 252 milioni.

Anche l’assemblea dei soci di pochi giorni fa di Tangenziale Esterna (TE) presieduta da Roberto Ramaccia ha dovuto rinviare a nuovo la perdita di 9,8 milioni del 2021, che ha portato il passivo riveniente da esercizi precedenti a oltre 165 milioni. Il tracciato autostradale di TE, di cui Paolo Pierantoni è amministratore delegato, ha uno sviluppo di 32 km da Melegnano ad Agrate Brianza. Impattati meno del 2020 dal Covid e conseguente lockdown i ricavi netti della gestione autostradale sono saliti anno su anno da 48,3 a 61,9 milioni e l’ebitda è progredito da 28,6 a 41,5 milioni. Nel dettaglio lo scorso anno si è registrato un aumento medio complessivo in termini di veicoli-chilometro paganti pari al 30,4%, raggiungendo quasi i 300milioni di chilometri. La relazione sulla gestione sottolinea tuttavia che “il confronto fra le percorrenze del 2021 sulla tratta in concessione e i dati di traffico pre-Covid del 2019 evidenziano una riduzione complessiva dell’8,9%”. Il rosso deriva da interessi per quasi 50 milioni sul project finance di 1,2 miliardi erogato da un pool di banche a fine 2013 e che hanno in pegno il 100% di TE. A marzo dello scorso anno la società ha chiesto alle banche creditrici di poter derogare ad alcuni parametri previsti nel contratto. A libro soci oltre Tangenziali Esterne di Milano (Tem), figurano azionisti privati come Astm, Itinera e Satap e Sias dei Gavio, Autostrade per l’Italia e Pavimental, Webuild, Impresa Pizzarotti e una serie di cooperative che insieme hanno erogato finanziamenti per 115 milioni.