La cura Cazzola nel dopo Consorte.

Risanamento pieno per Mint Street Holding (Msh), la ex Intermedia di Giovanni Consorte che il settantatreenne imprenditore bolognese Alfredo Cazzola, riconfermato presidente e primo azionista con oltre il 31% tramite la sua Finalca, ha rilevato dopo la lunga e disastrosa gestione dell’ex numero uno di Unipol. In tre anni infatti, l’utile è passato dai 707mila euro del 2018 ai 2,3 milioni dell’anno dopo fino agli 8,2 milioni del 2020 e ai 332mila dello scorso anno che l’assemblea dei soci di pochi giorni fa ha deciso di riportare a nuovo facendo così salire il patrimonio netto a oltre 66,6 milioni. Va rilevato che sull’utile hanno inciso writeoff per oltre 2,3 milioni che hanno riguardato il 24% del Fondo Immobilium 2001 e la partecipazione in Credsec poi dismessa: “senza le predette svalutazioni – dice la nota sulla gestione – che trovano la loro origine in investimenti effettuati in anni ormai remoti, l’utile sarebbe stato di circa 2,7 milioni”. La situazione finanziaria è ampiamente soddisfacente perché Msh ha disponibilità liquide per 6,2 milioni a fronte di debiti finanziari per 1,1 milioni. La posizione finanziaria netta positiva migliorerà ulteriormente quest’anno per le programmante cessioni di immobili, per i flussi di cedole dalle controllanti operanti nelle energie rinnovabili (la principale è Intersolar, proprietaria di 8 impianti per 7,7 MWp) e per la liquidazione del Fondo Immobilium 2001. Nel portafoglio di Msh ci sono immobili in varie città italiane, di cui 13 ceduti lo scorso anno (tra i quali un immobile direzionale in via della Zecca a Bologna) con un incasso di 1,3 milioni che ha reso possibile l’estinzione di debiti bancari. Nel settore dei servizi finanziari, oltre all’8,5% della ex quotata Meridie, figura la controllata Imc che a fine 2021 ha ottenuto dalla Questura di Bologna la licenza per l’esercizio dell’attività di recupero stragiudiziale di crediti per conto terzi.