Mattoni magri per i Benetton.

Ai Benetton non arrivano grandi soddisfazioni dal mattone che però continua a essere generosamente finanziato dalle banche. Il bilancio 2021 di Edizione Property, subholding della dinastia di Ponzano Veneto che opera nell’immobiliare e guidata da Mauro Montagner, s’è chiuso infatti con un utile di soli 880mila euro, interamente accantonato, rispetto ai 5,7 milioni del precedente esercizio (che già erano crollati dai 32 milioni del 2019) su ricavi da locazione stabili a 27,5 milioni con un ebitda e un rispettivamente di 16 e 4,3 milioni. Lo scorso anno la società ha ristrutturato il palazzo romano Augusto Imperatore dove a breve aprirà il super hotel di lusso Bulgari e mentre è ancora sfitto l’appena ristrutturato complesso ex Intendenza di Finanza a Treviso è stato ottenuto il cambio di destinazione d’uso da direzionale ad alberghiero per l’immobile fiorentino (la ex Borsa Merci) in Volta dei Mercanti. Nel febbraio del 2021 la società sborsando 24 milioni ha rilevato il 50% della Lf1 che nell’interporto di Fiumicino detiene un’area sviluppabile di 255mila mq, divisa in 9 lotti di cui 2 già edificati, ha venduto un immobile a Napoli e uno a Vilnius. A fine dello scorso anno la controllata Edizione Property France ha staccato una cedola di 10 milioni andata a rimborsare un finanziamento intercompany a Edizione. Edizione Property con un attivo di oltre 1,1 miliardi e un patrimonio netto di 598 milioni, presenta un indebitamento salito anno su anno da 483 a 497,1 milioni. Nei giorni scorsi sono circolate indiscrezioni secondo le quali i Benetton sarebbero pronti a vendere Edizione Property col proprio portafoglio, che contiene diversi edifici di prestigio, per un miliardo e mezzo e avrebbero già ricevuto offerte. La cessione dei beni a potenziali acquirenti non è l’unica ipotesi sul tavolo: tra le soluzioni c’è anche quella della divisione del patrimonio immobiliare tra i quattro rami della famosa famiglia trevigiana.