Rds, una maniglia per Tecnomeccanica.

Il tribunale di Padova offe una seconda chance di salvataggio alla Rds Moulding Technology di Torrelia (Padova), azienda fondata nel 1971 e controllata da Roberto Salata, specializzata nella produzione di maniglie per porte in pressofusione di metalli, e alla quale è interessata la novarese Tecnomeccanica. Qualche giorno fa, infatti, Giovanni Amenduni giudice del tribunale padovano, ha nominato Fabio Incastrini commissario della società, ammessa al concordato con riserva. L’azienda già nel 2020, caratterizzato dalla pandemia che aveva causato una riduzione della capacità produttiva, aveva chiesto il concordato sulla base di una articolata ristrutturazione, subito avviata compresa la riduzione degli addetti da 70 a 50. Ma nella seconda metà dello scorso anno, come spiega il ricorso presentato al tribunale dallo studio legale Chiarelli Druda Lombardi per conto della società, “l’aumento incontrollabile del prezzo dell’alluminio, la principale materia prima lavorata da Rds” e il contestuale aumento dei prezzi dell’energia hanno innescato la crisi dell’azienda che ha chiuso il 2021 con una perdita di circa 700mila euro, non prevista nel piano concordatario dopo che nel triennio precedente 2018-2020 i ricavi si sono dimezzati da 12,4 a 6,4 milioni. Di qui la nuova richiesta di procedura, mentre i primi quattro mesi dell’anno in corso hanno evidenziato un ebitda positivo per 80mila euro. Salata intende vendere l’azienda a Tecnomeccanica, chiedendo al tribunale “non appena perverrà la formale proposta di acquisto” di predisporre l’asta previo eventuale “affitto ponte”. Tecnomeccanica, controllata, presieduta e guidata da Simone Ferrucci, ha chiuso il 2021 con ricavi per 24,5 milioni e un utile di oltre 1,6 milioni, l’azienda è finanziata da Intesa Sanpaolo che ha in pegno il 100% del capitale.