Sirio, anche la holding in crisi.

La crisi di Sirio, azienda italiana operante nella gestione del catering commerciale nel settore ospedaliero, sospesa dalle contrattazioni su Euronext Growth da aprile 2021, si scarica ai piani alti della controllante. Qualche giorno fa, infatti, il giudice del tribunale di Ravenna Paolo Gilotta ha nominato Nicola Xella e Silvia Benelli commissari di Sirio Holding (Sh), ammessa al concordato con riserva. La società detiene il 68,3% di Sirio ed è controllata e presieduta da Silvia Atzori, ex amministratore delegato della stessa Sirio. 

Il ricorso presentato per conto di Sh dall’avvocato Francesco Montanari spiega che il concordato richiesto “avrà presumibilmente natura di concordato liquidatorio” e che la procedura è stata chiesta dopo la notifica di un’istanza di fallimento presentata da Bper Banca creditrice per 4,8 milioni di euro quale debito residuo in linea capitale di un mutuo erogato nel 2020. L’istanza spiega che nel bilancio 2019 di Sh l’intero attivo patrimoniale pari a 4,49 milioni di euro è rappresentato quasi esclusivamente dalla partecipazione in Sirio che va “integralmente svalutata”, vista la crisi della società che il tribunale di Bologna ad aprile 2021 su ricorso del collegio sindacale ha affidato all’amministratore giudiziario Fausto Maroncelli. “In ogni caso Sh – si legge nel ricorso – intende sottoporre ai creditori una proposta alternativa al proprio fallimento, volendo individuare un soggetto interessato ad acquistare il suddetto pacchetto azionario”. 

Il ricorso spiega che Sh promuoverà azione di responsabilità nei confronti di Maroncelli a cui vengono contestate una serie di inadempienze, compresi l’aver approvato il bilancio 2020 di Sirio “senza alcuna convocazione dell’assemblea dei soci”, l’aver “commesso errori nella predisposizione del piano industriale” e “aver imprudentemente sospeso o sciolto alcuni contratti che per Sirio costituivano asset fondamentali” provocando così “gravissimi danni patrimoniali a Sh”. Sirio, che ha presentato domanda di concordato in continuità, qualche settimana fa ha precisato che “con particolare riferimento a quanto deliberato nell’assemblea dei soci dello scorso 4 aprile, nella quale il socio di maggioranza aveva manifestato il proprio impegno a sostenere la domanda di concordato, Sirio Holding ha omesso di versare l’importo a garanzia entro il termine indicato. Conseguentemente, la società ha dovuto valutare soluzioni alternative per il superamento della crisi, garantendo la continuità aziendale e la conservazione dei livelli occupazionali, che non prevedessero il necessario coinvolgimento degli attuali azionisti”.