Elkann, affarone Exor in Olanda.
Meno patrimonio ma lauta plusvalenza per i diversi rami degli Agnelli-Elkann. Lo scorso 2 giugno, infatti, è stato depositato al registro delle imprese olandesi il bilancio 2021 della Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte della dinastia che detiene come unico asset la quota in Exor Nv, scesa anno su anno dal 52,99% al 52,01% perché lo scorso anno la società ha venduto 2,3 milioni di titoli della holding incassando 165,6 milioni con una plusvalenza di quasi 140 milioni. Il patrimonio netto complessivo della cassaforte olandese è diminuito anno su anno da 951,2 a 868,4 milioni e ciò è stato determinato dalla riduzione delle riserve da 770,8 a 688 milioni. A fronte di una liquidità salita da 84mila a 167mila euro, la Giovanni Agnelli Bv ha invece debiti bancari che anno su anno sono diminuiti da 430,7 milioni a 284 milioni e che la nota integrativa spiega trattarsi di linee di credito a breve termine. Il bilancio riferisce del pagamento avvenuto lo scorso febbraio di 203,4 milioni all’Agenzia delle Entrate, parte del doppio accordo, del valore complessivo di 949 milioni di euro, siglato da Exor per chiudere in maniera definitiva i contenziosi che si erano aperti con l’erario.