Cazzola restituisce ai soci 20 milioni.

Dopo i sei anni del lungo lavoro di risanamento della ex Intermedia che Giovanni Consorte aveva lasciato con una pesante eredità di perdite, Alfredo Cazzola, l’imprenditore bolognese che ridenominato la società in Mint Street Holding (Msh), restituisce ai soci (lui per primo col 34,5%) che hanno creduto nel progetto, parte dei propri investimenti. Qualche settimana fa, infatti, a Bologna davanti al notaio Stefano Ferretti s’è presentato lo stesso Cazzola che nella sua qualità di presidente ha guidato un’assemblea straordinaria alla quale erano presenti azionisti portatori del 73,95% del capitale. Cazzola in apertura della riunione ha ricordato la situazione drammatica ereditata da Consorte nel 2016 e il successivo lavoro svolto che ha portato all’azzeramento del debito e alla cessione di asset non strategici concentrando il focus sulle energie rinnovabili. Msh oggi ha liquidità per 15 milioni “con la certezza – ha detto l’imprenditore – che importanti ulteriori risorse perverranno dalle società nelle rinnovabili che garantiscono all’anno oltre un milione di dividendi”. “Si ritiene pertanto – ha aggiunto – che tale liquidità sia distribuita agli azionisti, molti dei quali, anche se non tutti, hanno in questi anni supportato finanziariamente la società”. L’assemblea ha così deciso di ridurre il capitale di 20,4 milioni rimborsando complessivamente 0,06 euro per ognuna dei 340,3 milioni di azione, di cui 0,04 entro il prossimo ottobre e i residui 0,02 euro entro fine 2024. Il capitale di Msh si ridurrà così da 65,3 a 44,9 milioni.