Ultimo ciak per la sorella di Parnasi.

Strada in salita per la Servizi Cinema Roma (ex Combo Produzioni), casa di produzione cinematografica di proprietà di Flavia Parnasi, sorella maggiore dell’immobiliarista romano Luca, finito nelle maglie giudiziarie della vicenda dello stadio a Tor di Valle, e attualmente a processo. Qualche giorno fa, infatti, la quattordicesima sezione del tribunale civile della Capitale presieduta da Stefani Cardinali e con Carmen Bifano quale giudice relatore, ha ammesso la società al concordato preventivo, dandole tempo fino al prossimo 9 gennaio 2023 per presentare il relativo piano, e nominando quale commissario l’avvocato Giancarlo Pizzoli. Nel ricorso presentato al tribunale dall’avvocato Maurizio Canfora per conto dell’azienda si spiega che la crisi della Servizi Cinema Roma è quella “che ha coinvolto l’intero settore cinematografico a seguito dell’interruzione delle attività produttive, non considerate essenziali dal governo per fronteggiare la pandemia”. Nel ricorso si anticipa che il piano concordatario sarà comunque di tipo “liquidatorio” e che con ogni probabilità, quindi, la società sarà sciolta. La Parnasi ha fondato nel 2008 la sua casa di produzione, la cui prima opera coprodotta è stata “La Maglietta Rossa”, film documentario diretto da Mimmo Calopresti con la partecipazione di Paolo Villaggio. Il bilancio 2021 di Servizi Cinema Roma s’è chiuso con una perdita di 373 mila euro che ha portato il patrimonio netto in negativo per oltre 1,5 milioni.

Aggiornamento 02/01/2023.

Ci scrive un lettore:

La signora Flavia Parnasi in data 7/11/2018 ha costituito la Combo International, con pedissequo oggetto sociale della Combo Produzioni. In data 25/02/2021 la Combo Produzioni ha trasferito, con nota di trascrizione alla Siae, alla Combo International i diritti di sfruttamento cinematografico dei film prodotti dal 2009 al 2017. Con la “società specchio”, ossia Combo International, ha chiesto e ottenuto dalla Direzione generale del Cinema, MIC, il finanziamento di due opere audiovisive, per un totale di 800.000 euro (cfr. pagina 16 DD 2 febbraio 2021 e pagina 14 DD 9 febbraio 20022).