A casa Bardelli volano gli stracci.
“Volano gli stracci” nella famiglia Boniello, proprietaria a Milano di due negozi di abbigliamento maschile (in corso Magenta e via Fiori Chiari) col marchio “M. Bardelli” di cui sono clienti importanti esponenti del mondo dell’imprenditoria e della finanza. Qualche settimana fa, infatti, nel capoluogo lombardo s’è svolta l’assemblea dei soci della M. Bardelli srl chiamata ad approvare il bilancio 2021 chiuso ritrovando un utile di 155mila euro dopo la perdita di 668mila euro dell’esercizio precedente, in larga parte causata dalla parziale chiusura dei negozi dovuta alla pandemia, tanto che i ricavi anno su anno sono saliti da 1,2 a 1,9 milioni. L’amministratore unico Andrea Boniello, titolare del 10,7% del capitale, ha presentato il bilancio ma al momento del voto è intervenuto l’avvocato Giangiacomo Rocco di Torrepadula dello studio Lca quale delegato dei soci Anna e Matilde Boniello (proprietarie ciascuna dello 0,33%) e Margherita Dell’Orto con una quota analoga. Il legale ha contestato il progetto di bilancio su diverse voci (crediti verso soci, rimanenze di magazzino) e sui crediti intercompany verso la controllata M. Bardelli Cashmere Cotton & Silk e verso Immobiliare La Tiseco, tutti crediti “che per svariare ragioni – si legge nel verbale – sono da considerarsi di dubbia esigibilità”. A contestare il bilancio è poi intervenuto Filippo Boniello, socio col 16,6%, perché Andrea “non ha mai presentato richiesta ai soci per i crediti a bilancio riguardante tutti gli azionisti e riguardanti i conti personali”. Così al momento del voto il totale di capitale di soci contrari è stato del 17,6%: il bilancio e la destinazione dell’utile (31mila 809 euro a riserva e i restanti 123mila euro a parziale copertura della perdita del 2020) sono stati comunque approvati con i voti favorevole dei soci Andrea, Stefano Boniello (43%), Luca (10,7%) e Anna Maria Marchetti (1,1%). Tutti gli azionisti si ritrovano anche nell’Immobiliare La Tiseco (proprietaria dell’immobile di corso Magenta), la cui assemblea soci per il bilancio 2021 ha visto l’astensione degli stessi rappresentati dal citato avvocato. Andrea, Stefano e Luca Boniello, poi, a fine del 2021 sono diventati soci di minoranza ciascuno col 16,6% della Magenta Re, controllata dal noto immobiliarista Davide Bizzi che puntava all’acquisto degli immobili dei Boniello.