Galliani vende la Villa di Berlusconi.

Non è bastata la scintillante festa nell’autunno scorso per i 50 anni di Federica Panicucci con l’apparizione di Silvio Berlusconi. L’ex premier, infatti, dovrà vendere quella Villa Gernetto, nel cuore della Brianza, che doveva ospitare nei suoi segni l’“Università del pensiero liberale”, mai decollata. E che oggi è solo una fastosa magione che costa moltissimo e non rende niente.

Ironia vuole che a venderla sarà Adriano Galliani, uno dei più fidi sodali di Berlusconi, che dopo aver lasciato la guida del Milan s’è appena insediato alla presidenza di Fininvest Real Estate & Services (Res) e che qualche giorno fa ha approvato un bilancio 2017 ancora in perdita, in vista di un complesso piano di risanamento. Piano che contempla, come dice la relazione sulla gestione, la possibile vendita del palazzo la possibile cessione della storica villa “ancora improduttiva di significativi ricavi”. Anche se, finora, compratori non si sono ancora visti

L’assemblea della controllata di Fininvest ha infatti dovuto attingere ai versamenti in conto capitale per ripianare la perdita di 5,2 milioni di euro segnata lo scorso anno, dopo che il 2016 s’era chiuso in rosso per 5,8 milioni. La società ha un attivo di 137,6 milioni rappresentato da immobili per 72,5 milioni e asset finanziari per 42 milioni. Tra i primis il fabbricato Odeon in centro a Milano che ospita un multisala, quattro sale cinematografiche a Roma (l’Embassy chiuso dal 2012, Fiamma, King e Giulio Cesare) e il complesso immobiliare Villa Gernetto mentre tra le partecipazioni figura il 100% di Consorzio Elicotteri Fininvest, il cui residuo 78% è stato comprato nell’esercizio ed è stato poi trasformato in Alba Elicotteri, il 100% di Alba Servizi Aerotrasporti che raggruppa la miniflotta di jet del Biscione e il 48% di Immobiliare Leonardo che sta sviluppando un progetto residenziale a Basiglio assieme a Paolo Berlusconi. Infine tra gli asset finanziari figurano 71 quote del fondo immobiliare Scarlatti in carico per 11 milioni. Il conto economico, beneficiato da ricavi per 6,5 milioni, è stato però impattato da ammortamenti e svalutazioni per 2,6 milioni e writeoff vari per oltre un milione.

Fininvest ha esteso il credito intercompany alla controllata da 40 a 60 milioni anche perché è stato individuato un percorso di uscita dalla crisi che contempla “l’alienazione delle principali componenti del patrimonio immobiliare”. E se il fabbricato Odeon non ha ancora trovato un compratore, l’Embassy di Roma è stato venduto qualche settimana fa alla Nova srl per 3,2 milioni e contestualmente le altre tre sale romane per 14 milioni alla Ceapp di Aldo Ludovisi. Titolare della spiaggia di Nettuno, Ludovisi vi possiede anche lo stabilimento balneare “L’Atollo alla Marina” e nel suo sito dice di far “parte della Confraternita Nostra Signora Madonna delle Grazie che si occupa della processione che si svolge la prima settimana di Maggio a Nettuno e che attira numerosissimi fedeli non solo da Nettuno, ma da tutti i paesi limitrofi”. Galliani dovrà invocare la Madonna di cui Ludovisi è fedele per vendere anche la zavorra di Villa Gernetto…