Barbetti ringrazia Mediobanca.
Barbetti, uno dei più importanti produttori medi nazionali di cemento e calcestruzzo, presieduto da Maria Antonella Barbetti, archivia il suo secondo bilancio in utile dopo le perdite dei sette precedenti e conclude positivamente una rinegoziazione del debito con Mediobanca. La capogruppo Cementerie Aldo Barbetti (Cab), ha infatti chiuso l’esercizio ordinario 2018 con un utile di 2,5 milioni rispetto al profitto di 1,3 milioni dell’esercizio precedente. L’utile è stato portato a nuovo a fronte di perdite pregresse per 13 milioni e anche il consolidato ha mantenuto un profitto di 322mila euro rispetto al milione segnato l’anno prima. Il miglioramento si conferma nei ricavi saliti da 82,3 a 84,1 milioni, anche se i margini reddituali sono in lieve calo con ebitda ed ebit passati anno su anno, rispettivamente da 9,8 a 8,5 milioni e da 7,1 a 6 milioni.
Il problema di Cab è a livello patrimoniale poiché il patrimonio netto di gruppo è ancora negativo per 18,4 milioni a fronte di 122,2 milioni di debiti verso banche, di cui 117 milioni verso Mediobanca che nel 2007-2008 finanziò i Barbetti per l’acquisizione della turca Cimko Cimento. Peraltro la relazione sulla gestione sottolinea che Cab ha iniziato a fine 2018 un dialogo con l’istituto di Piazzetta Cuccia per rinegoziare il debito rispetto all’originaria scadenza del 2011. Mediobanca, continua la relazione “si è dimostrata sensibile sia all’evidenza delle ottime performance del gruppo, che ha sempre mantenuto e spesso superato gli obiettivi del piano 2014-2021, sia alle prospettive del nuovo piano 2018-2030”. Di qui la modifica, raggiunta poche settimane fa, dell’accordo di modifica del finanziamento che prevede fra l’altro un rimborso anticipato di 35,5 milioni, la scadenza prorogata a febbraio 2029, l’estinzione completa del contratto di interest rate swap con uno sconto del 30% rispetto al valore del mark-to-market e l’applicazione di un tasso d’interesse di mercato progressivo nel tempo. Il rimborso anticipato è stato reso possibile grazie alla vendita di una parte dell’elevato numero di diritti di emissione di CO2 in portafoglio, che nel 2018 hanno avuto un’impennata del prezzo. A Cab fanno capo le controllate Barbetti Materials, Tecnocal, Stb e Barbetti Ic oltre alla collegata Valdipesa Calcestruzzi.