Cgs in concordato.

La crisi del settore delle costruzioni italiane fa un’altra vittima. Qualche giorno fa, infatti, il tribunale di Udine ha nominato Giuliano Bianco commissario della Cgs di Tavagnacco, ammessa alla procedura di concordato con riserva. Cgs, fondata nel 1978 da Elio Muner e oggi guidata dal figlio Valter, ha operato nelle infrastrutture per oltre 35 anni prestando la propria attività in favore di enti pubblici quali Anas, Fvg Strade, Autostrade per l’Italia e enti privati ed è stata attiva nell’asfaltatura e manutenzione strade. Tra i principali lavori eseguiti Cgs ha realizzato l’urbanizzazione del comparto Alpe-Adria, la totale urbanizzazione di Cividale, molti pontili per imbarco/sbarco a Venezia, il restauro del carcere di Tolmezzo e la ricostruzione del municipio di Forgaria.
La crisi del settore delle costruzioni e la stasi dei lavori pubblici ha determinato per Cgs un irreversibile calo dei ricavi dai quasi 20 milioni del 2007 ai 5 milioni dello scorso anno, cui si è sommata una crisi di liquidità innescata tra il secondo e terzo trimestre di quest’anno da alcuni problemi insorti su commesse relative a due cantieri sulle autostrade A4 e A23. Non riuscendo ad ottenere nuovo credito bancario, Cgs non è riuscita così a far fronte ad alcuni pagamenti e ha ricevuto cinque decreti ingiuntivi, di cui uno finito in un pignoramento. Il piano di concordato che sarà presentato poggia su alcuni asset, dall’impianto di betonaggio che si sviluppa su una superficie di oltre 23mila mq, dagli appalti in corso d’esecuzione ai macchinari, dalle certificazioni a diversi immobili.