Baroni e visconti per Artshell.
Ci sono anche i tre eredi del barone italosvizzero Filippo Dollfus de Volkersberg, che ha patteggiato 1 anno e 11 mesi per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, tra i nuovi azionisti di Artshell, la startup innovativa fondata da Luca Bernabò Visconti di Modrone e attiva nello sviluppo di software per la gestione e archiviazione di opere d’arte. Grazie alla consulenza di Lca Ventures, emanazione dello studio di avvocati guidato da Giovanni Lega, si è infatti chiuso il primo round di finanziamento della società che ha visto affluire risorse per circa 350 mila euro. Visconti di Modrone è così sceso al 53% mentre a libro soci sono entrati col 15,4% ciascuno Carlo Mareels, analista di Bnp Paribas e la Romema Alfa srl. Questo è il veicolo di cui amministratore unico è Francesca Medici di Marignano, moglie di Dollfus, e di azionisti sono i figli Chiara, Federico e Matteo, quest’ultimo entrato in consiglio d’amministrazione. In Artshell il cofondatore Marcello Garbagnati è rimasto col 4,5% mentre nuovi soci sono anche col 3,6% la società d’impiantistica Itec, Paolo Pianciola director di Smartbox (2,7%), la Repente di Paolo Giulini (2,6%), la nobildonna Claudia di Canossa (1,6%) e la stessa Lca Ventures con l’1,1% residuo che nel consiglio presieduto da Visconti di Modrone si esprime con Giangiacomo Rocco di Torrepadula, partner dello studio legale. Il primo bilancio (2018) di Artshell si è chiuso in perdita per 35mila euro.