I Malacalza non brillano.
Non brillano gli ultimi numeri della principale attività industriale della famiglia Malacalza. Il bilancio 2019 della genovese Asg Superconductors, presieduta da Davide Malacalza e guidata da Sergio Frattini, si è infatti chiuso con ricavi per 34,2 milioni di euro in calo dai 35,6 milioni del 2018 e con un miniutile di 93mila euro. L’azienda opera con tre divisioni: Magnet & Systems (magneti e sistemi superconduttivi), Columbus Mgb2 (fili superconduttivi) e Paramed Mri (sistemi di risonanza magnetica). Nella relazione sulla gestione Malacalza sottolinea che “pur in un contesto di elevata complessità tecnologica e di ritardi nell’avvio di alcuni progetti internazionali dedicati al mondo della fusione/ricerca, la società ha potuto contare sul consolidamento del portafoglio ordini avvenuto negli ultimi anni insieme all’esecuzione di importanti commesse”. Questi sono fattori “che permetteranno di azzerare l’indebitamento verso terzi e raggiungere l’equilibrio finanziario come previsto dal piano industriale 2019-2022”. Con un patrimonio netto di 15,1 milioni, Asg Superconductors, che i Malacalza controllano attraverso la italiana Hofima e la Luleo appena trasferita dal Lussemburgo alla Svizzera, presenta quasi 125 milioni di debiti, di cui 21 milioni verso soci e 5 milioni verso banche. Gran parte dei debiti (circa 88 milioni) originano dalla gestione dell’attivo circolante tipica di aziende che lavorano su grandi commesse pluriennali. Questi debiti, costituiti da acconti ricevuti da clienti per avanzamento lavori su commesse, devono quindi essere messi in correlazione con la corrispondente voce “lavori in corso su ordinazione“ dell’attivo patrimoniale che è pari a 92 milioni.