Ponzellini, addio plastica.
E’ arrivata al capolinea la principale attività industriale della famiglia bolognese Ponzellini, molto conosciuta negli ambienti economici del capoluogo dell’Emilia Romagna, e il cui più noto esponente è Massimo Ponzellini, allievo e poi assistente di Romano Prodi e cugino del leghista Giancarlo Giorgetti ed ex presidente, fra i tanti incarichi ricoperti nel pubblico e nel privato, della Banca Popolare di Milano. Nei giorni scorsi, infatti, gli asset della Wegaplast di Dozza (Bologna) presieduta da Alberto Ponzellini (fratello di Massimo) e attiva nello stampaggio delle materie plastiche sono stati rilevati dalla Polplastic di Dolo (Venezia) della famiglia Poletti nell’ambito dell’asta aperta dal tribunale bolognese che aveva ammesso l’azienda dei Ponzellini, in forte crisi, al concordato. Il verbale d’asta evidenzia un prezzo di 1,4 milioni di euro per la vendita della sola attività industriale che ai fini fiscali è stato imputato per un milione all’azienda dei Ponzellini e per i restanti 400mila euro alla partecipazione nella polacca Wega Polska. Agli asset industriali si è aggiunto il magazzino che verrà pagato da Polplastic 1,7 milioni, in via dilazionata ed entro il 18 febbraio del 2021. Wegaplast è entrata in crisi per una serie di diversificazioni sbagliate, tra cui quella principale nell’automotive con un investimento nelle tegole fotovoltaiche tramite il veicolo societario Energy Glass, poi fallito.