Il lockdown atterra Sport Management.

Il Covid-19 e il conseguente lockdown mettono alle corde la Sport Management (Sm) di Verona, leader in Italia nella gestione di strutture sportive pubbliche. Qualche giorno fa, infatti, Silvia Rizzuto giudice del tribunale scaligero ha nominato Federico Cracco e Erik Rambaldini commissari della società fondata, controllata, presieduta e guidata da Sergio Tosi che è stata ammessa al concordato con riserva. Lo stesso Tosi in un consiglio d’amministrazione di fine settembre scorso aveva messo a verbale che “la società si trova in stato di crisi a causa della perdita registrata nel 2019 alla quale si somma l’accentuata riduzione dei ricavi dovuta alla chiusura forzata di tutti gli impianti nei mesi da marzo a maggio scorso, per affrontare l’emergenza epidemiologica”.

Sm fondata a Verona nel 1987, è divenuta società per azioni nel 2010. Attualmente gestisce 45 centri in tutta Italia che contano circa 10 milioni di passaggi annui registrati. Il raggio d’azione spazia tra le seguenti regioni: Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Liguria, Toscana e Emilia Romagna. La società, che nel 2018 aveva fatturato 27 milioni di euro, oggi vanta 120mila tesserati alle attività didattiche e 3mila 200 atleti tesserati per le attività agonistiche. Il core business della società è rappresentato dalle piscine coperte e scoperte, dai parchi acquatici ai quali si aggiungono le palestre fitness, i palazzetti, i campi da tennis e di calcio a cinque e i centri benessere.